
MX-PVA Fibrorinforzata
Sperimentazione su tavola vibrante
Centro Ricerche ENEA e Università di Perugia
L’impiego della malta MX-PVA Fibrorinforzata è stato inoltre misurato anche mediante delle prove su tavola vibrante, realizzando la sperimentazione presso il Laboratorio di Dinamica Strutturale e Controllo del Centro Ricerche ENEA a Casaccia (ROMA). Il laboratorio è dotato di una tavola vibrante a sei gradi di libertà di dimensione 4×4 metri e carico massimo pari a 10 tonnellate. Si riescono a simulare accelerazioni sino a 3g, in grado pertanto di applicare sollecitazioni sismiche anche ad elementi strutturali in scala reale.
Le prove si sono inserite all’interno di un progetto di ricerca più ampio denominato Casa Sicura: tecniche antisismiche innovative nella tradizione delle costruzioni, con l’obiettivo di creare una sinergia tra ricerca, industria, imprese e tecnici che operano nell’ambito del settore delle costruzioni.
L’attività di ricerca ha permesso di analizzare la risposta dinamica di una struttura, preventivamente danneggiata mediante prova sulla medesima tavola vibrante, rinforzata mediante l’applicazione di un doppio strato di MX-PVA Fibrorinforzata ad alta resistenza.
L’analisi dei dati e l’osservazione dello stato di danno hanno permesso di valutare l’effetto del rinforzo sia in termini qualitativi sull’analisi della tipologia di danno e innesco dei meccanismi di collasso, sia in termini quantitativi, ovvero di accelerazioni e capacità di assorbimento dell’energia sismica in input da parte della struttura.


Confronto della risposta dinamica strutturale
pre–rinforzo e post–rinforzo
I risultati, sia da ispezione visiva che da elaborazione dei dati, hanno messo in evidenza che a fronte di uno stesso input, la struttura si sia comportata in modo sensibilmente diverso dopo l’applicazione del rinforzo. In particolare le seguenti osservazioni:
-
- i paramenti murari danneggiati in maniera significativa prima del rinforzo strutturale non hanno mostrato alcun danno, salvo microfessurazioni localizzate nelle zone generalmente più critiche (spigoli di aperture e fasce murarie);
- il danneggiamento della struttura rinforzata si è concentrato esclusivamente al secondo livello, il quale non presentava alcun tipo di danneggiamento in seguito ai primi test in assenza di rinforzo;
- la struttura è stata in grado di sopportare input dinamici di maggiore intensità, senza comunque arrivare al collasso.
Input sismico scalato sulla terna accelerometrica di Norcia
(evento del 30.10.2016) pari al 120%
Input sismico scalato sulla terna accelerometrica di Norcia
(evento del 30.10.2016) pari al 150%
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